Lo scalone della Reggia di Caserta
Lo scalone della Reggia di Caserta è una delle prime cose che vedete non appena entrati nell’edificio. Molti lo osservano di sfuggita ma si tratta di un vero e proprio gioiello dell’architettura neoclassica e merita più attenzione.
La Reggia di Caserta fu fatta costruire da Carlo di Borbone affinché i Borbone potessero vantare una Reggia degna di competere con le più note d’Europa, come ad esempio quella di Versaille.
Fu scelta Caserta come sede di questa immensa Reggia perché prima di tutto la zona a quei tempi era una immensa tenuta di caccia priva di costruzioni, quindi c’era spazio in abbondanza. Inoltre la zona era sufficientemente lontana dal mare, tanto da evitare gli attacchi delle navi inglesi, e altrettanto lontana dal Vesuvio, di cui Carlo temeva le eruzioni.
In realtà il re aveva già fatto costruire un’altra residenza a Portici, proprio alle pendici del Vulcano. A chi gli chiedeva cosa pensava di fare col Vesuvio, era solito rispondere: ci penseranno Dio, la Madonna e San Gennaro. Poi deve averci ripensato.
Un ingresso maestoso
Appena arrivati alla Reggia, per poter accedere agli appartamenti reali, dovete percorrere lo stupendo scalone. Ornato con due leoni in marmo di Carrara è un trionfo dell’architettura neoclassica. I marmi scelti dai Borbone provengono tutti dal Regno di Napoli, fatta eccezione per il marmo di Carrara. A metà dello scalone vi troverete di fronte tre statue che rappresentano il Merito, la Maestà Regia e la Verità.
La statua che rappresenta il merito si trova sulla sinistra. Quella che vedrete è l’immagine di un giovane ben vestito con in mano una spada e un libro e il piede destro poggiato su una roccia. La roccia rappresenta una montagna che il giovane dovrà scalare con l’ausilio della forza (la spada) e della conoscenza (il libro) per ottenere con merito ciò che gli spetta.
Al centro si erge la statua che rappresenta la Maestà Regia. Si tratta di una rappresentazione di re Carlo di Borbone il quale tiene a bada un leone con una mano mentre con l’altra tiene una spada con un occhio sulla punta. Il re che frena il leone indica la capacità del sovrano di tenere sotto controllo tutto mentre l’occhio sulla punta della spada la sua capacità di vedere tutto.
Infine sulla destra si erge la Verità, una bella donna che poggia il piede su un globo e tiene in mano un sole come a simboleggiare la verità che trionfa sempre su tutto, così come il sole sorge sempre sul nostro pianeta.
Lo scalone della Reggia e il primo amplificatore
La scelta dei temi decorativi dei vari ambienti della Reggia fu molto attenta. Bisognava trasmettere dei messaggi precisi all’osservatore e l’arte costituiva il veicolo migliore. L’arte riesce a trasmettere un messagio anche a chi non sa leggere e scrivere, è forse la forma di comunicazione più diretta che esista e in quanto tale va adoperata con attenzione.
Se vi fermate al centro dello scalone della Reggia di Caserta vi accorgerete di un affresco che rappresenta Apollo, il dio delle arti, con le muse. Vi accorgerete anche di un ambiente, posto sotto questo affresco ma quasi invisibile. Si tratta del luogo dove veniva disposta l’orchestra per poter accogliere gli ospiti con la musica.
Salendo avreste sentito un suono celestiale ma non avreste visto i musicisti. L’idea che avreste avuto era quella di una musica suonata direttamente dagli angeli.
Visite guidate
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