I romani e l’ozio
Presso il pianoro del Varano di Castellammare di Stabia sono state individuate nel ‘700 dai Borbone delle antiche ville da ozio di epoca romana. I Borbone scavarono ben sei ville di cui solo due sono visibili oggi. I Borbone a suo tempo le scavarono col sistema dei tunnel. Questo sistema però prevedeva che, mentre veniva aperto un nuovo tunnel per analizzare una nuova parte del sito, la terra scavata finisse nei tunnel scavati in precedenza. Si procedeva quindi a scavo e reinterro contemporaneamente.
Oggi possiamo visitare questi siti per la caparbietà di un preside di nome Libero D’Orsi il quale finanziò personalmente gli scavi che hanno riportato alla luce questo splendido tesoro.
Le due ville oggi visitabili prendono il nome di Villa S. Marco, a causa di una cappelletta, e villa Arianna, per un affresco che si trova al suo interno e che rappresenta Arianna abbandonata a Nasso da Teseo. In realtà esiste un terzo sito, noto come secondo complesso, che è stato individuato accanto alla Villa di Arianna ma ancora solo parzialmente esplorato.
Villa Arianna e Villa San Marco
Le due ville si affacciavano verso il mare, che oggi appare più lontano rispetto a duemila anni fa, e appartenevano a personaggi facoltosi che vi si ritiravano per rilassarsi e studiare approfittando del clima mite della zona.
Villa San Marco conserva una cucina integra e uno splendido impianto termale, per non parlare di due giardini favolosi. Villa Arianna conserva tutti gli ambienti un tempo affacciati sul mare con decorazioni stupende.
Sono appunto le decorazioni il punto forte di questi due edifici. Anche se i Borbone hanno portato via molti quadretti e hanno danneggiato alcune delle figure rimanenti per evitare che altri potessero impossessarsene, resta ancora una notevole pletora di figurine nascoste in giro per le stanze che fanno capolino e sono fantastiche.
A Villa Arianna ad esempio c’è un’intera stanza che sembra decorata con delle maioliche ma si tratta semplicemente di un affresco pieno zeppo di figurine rappresentanti puttini, dee e ninfe. A Villa San Marco, invece, c’è una spledida immagine rappresentante il mito di Edipo e la Sfinge.
Insomma siamo di fronte a due siti da non perdere assolutamente.