Visita guidata a Ercolano

Perché andare a Ercolano?

Ercolano è un sito archeologico stupendo, a pochi passi da Pompei, raggiungibile facilmente in auto o in circumvesuviana eppure ignoto a moltissime persone. Molti partono alla volta di Pompei e bistrattano Ercolano. Perché? O perché non la conoscono o perché pensano che, una volta vista Pompei, non valga la pena andare anche a Ercolano. Niente di più sbagliato. Una visita guidata a Ercolano è d’obbligo.

Un’eruzione del Vesuvio ha distrutto Pompei ed Ercolano lo stesso identico giorno eppure in maniera molto diversa. Ercolano è praticamente alle pendici del Vesuvio mentre Pompei dista diversi chilometri dal vulcano, è ovvio che le due città siano state distrutte in maniera diversa e da materiali diversi. Mentre a Pompei i materiali che hanno coperto la città hanno raggiunto un’altezza di pochi metri a Ercolano sono arrivati fino a 30m.

Ecco perché a Pompei è sempre stato più semplice scavare e trovate un’intera città con differenti tipologie di edifici mentre. A Ercolano invece, la situazione è molto diversa. Il materiale piroclastico finito sulla città ha generato una specie di sottovuoto, che ha permesso la conservazione di materiale ligneo carbonizzato.

Parco Archeologico di Ercolano

Cosa vedere a Ercolano?

Durante la vostra visita guidata a Ercolano dovete are tappa in alcuni luoghi che possono permettervi di comprendere megliola differenza tra Pompei ed Ercolano e l’importanza di quest’ultima nel panorama archeologico. Niente manifesti elettorali, niente “passaggi pedonali”, nessun bordelli ma una gran quantità di mobili e strutture in legno.

Il padiglione della barca

Una prima tappa obbligatoria dovete farla al padiglione della barca per vedere i resti carbonizzati di una lancia militare rinvenuta sull’antico litorale di Ercolano. Quando parliamo di materiale carbonizzato intendiamo materiale lingeo che si è carbonizzato per contatto con aria calda ad altissima temperatura che ha raggiunto la cittadina durante l’eruzione del 79 d.C. Siamo dunque di fronte a un carbone compatto e lucido.

Nel padiglione della barca troverete anche tutta una serie di utensili utilizzati per la pesca, come ami e pesi, e tutta una serie di anfore provenienti da tutto il mediterraneo e che ci permettono di comprendere chiaramente la portata dei commerci nel I secolo d.C.

La barca di Ercolano

Il foro di Ercolano. Ma che fine ha fatto?

Arrivati all’incrocio del decumano principale e del cardo principale dovreste trovare il foro della città ma ahimé nessuna piazza appare sotto i vostri occhi. Questo forse perché Ercolano non era una cittadina a vocazione commerciale. Ecco perché l’unica cosa che troverete è un piccolo spiazzo circondato da edifici ufficiali, nei pressi dei quale c’è anche l’ingresso all’impianto termale e a una latrina.

Le botteghe

In giro per la città ci sono diversi negozi: uno conserva l’insegna, unaltro conserva le scaffalature in legno, un altro il bancone, una un ferro da stiro e una un cadavere.

Eh sì, avete capito proprio bene, un cadavere. In una delle botteghe della città è stato rinvenuto il cadavere di un uomo assassinato. Il cadavere, privo della testa, era stato messo in uno dei dolia del negozio, vale a dire un grosso contenitore in terracotta, mentre la testa fu trovata in una casa.

A Ercolano non trovate la stessa varietà di botteghe di Pompei ma comunque potete farvi un’idea. C’è una panetteria, la bottegha di un lanario con tanto di “ferro da stiro”, un fabbro e tanto altro.

Le case

Le abitazioni di Ercolano non saranno grandi come quelle di Pompei ma sono molto eleganti. Ricche di mosaici e affreschi ci permettono di osservare il secondo livello coi relativi muri interni, conservati molto meglio che a Pompei. In molte abitazioni si possono notare anche i resti dell’impianto idrico cittadino.

Non perdete la casa del bel cortile, quella di Nettuno e Anfitrite, la casa dei cervi, la casa del tramezzo di legno e tutte quelle abitazioni che sono aperte al pubblico, perché ognuna ha qualcosa di spettacolare da svelare.

Gli scheletri

Se Pompei è famosa per i calchi Ercolano lo è per gli scheletri. Presso l’antica spiaggia della città è possibile osservare alcuni dei 300 scheletri rinvenuti dagli archeologi. Si tratta dei resti di quelle persone che avevano sperato nel soccorso della flotta. La flotta romana, all’epoca di stanza a Miseno, era guidata a quel tempo da Plinio il Vecchio. Gli ercolanesi dovettero sperare nell’arrivo di soccorsi via mare ma fu una speranza vana. Provate a immaginare centinaia di persone in attesa della salvezza che vengono invece investite da un’ondata di aria bollente che porta morte e distruzione. Un’ondata che pur uccidendo ha dato eternità a quelle persone.

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Perché visitare Ercolano? Non è la stessa cosa se vado a Pompei? No, decisamente no e vi spiego perché.
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