Cappella di San Gennaro
La famosissima Cappella di San Gennaro si trova all’interno del Duomo di Napoli che, non è il duomo di San gennaro, come molti credono, bensì della Madonna dell’Assunta. S. Gennaro, per dirla alla napoletana, è trasut e sicc e s’è mis e chiatt, è entrato in punta di piedi per poi diventare il padrone di casa.
Quando il duomo fu costruito, infatti, la cappella non esisteva ancora e il luogo di S. Gennaro per eccellenza era la catacomba a lui dedicata. Nel 1527 però avvenne un fatto molto particolare. La peste stava mietendo vittime a non finire e così i napoletani decisero di fare un accordo con il loro santo. In sostanza i napoletani andarono da un notaio e fecero redigere un atto nel quale si diceva che, se S. Gennaro fosse riuscito a fermare la peste, loro gli avrebbero costruito una splendida cappella. A garantire per il santo ben 5 notai.
Il documento esiste ancora ed è visibile per cui non si tratta di una delle tante leggende locali ma di un avvenimento storico per quanto assurdo. La peste finì, come è ovvio che fosse, e i napoletani fondarono la Deputazione del Tesoro di S. Gennaro, composta da 12 rappresentanti dei 6 sedili di Napoli allora esistenti. La Deputazione si occupò della costruzione della cappella ed è da sempre responsabile della protezione del Tesoro annesso alla cappella.
La cappella oltre ad essere stata sede di uno dei conservatori di Napoli data l’acustica perfetta, è un vero e proprio piccolo museo del barocco napoletano. Anche se la storia della decorazione della stessa è alquanto complessa e tormentata.
Le catacombe di San Gennaro e altri tesori sotterranei
Il Tesoro di San Gennaro
Sovrani, aristocratici e uomini del popolo hanno per secoli contribuito a mettere insieme il famoso Tesoro di San Gennaro. Composto da pezzi di oreficeria di alto livello, per non parlare di oggetti in argento e altri materiali preziosi che vanno dal ‘300 al 1829, il tesoro di San Gennaro è uno dei più ricchi al mondo.
Il tesoro di San Gennaro è visitabile ogni giorno e l’accesso si trova sul lato destro del duomo. E’ composto da pezzi unici al mondo realizzati dagli orefici più abili della storia. Il pezzo più noto dell’intera collezione è sicuramente il busto dorato del santo che però è conservato nella cappella. Si tratta di un busto reliquiario in oro all’interno del quale sono conservate le ossa del cranio del santo.
Il tesoro comprende diversi busti, più di 50, e tutti rappresentanti i santi patroni della città. Può sembrarvi strano ma S. Gennaro non è l’unico patrono della città partenopea che ne può vantare addirittura 53. C’è S. Lucia, S. Irene, S. Lorenzo e pure S. Antonio Abate, il preferito di Totò.
Del tesoro fanno parte anche la mitra (il cappello vescovile) e il collare di S. Gennaro. Questi due pezzi vengono collocati sul busto reliquiario in occasione del miracolo. Parliamo di due pezzi di grande pregio, basti pensare che la sola mitra conta più di 3300 diamanti.
Museo del Tesoro di San Gennaro
Operazione San Gennaro
Un film molto famoso degli anni sessanta racconta un tentativo di furto organizzato ai danni del santo e poi ovviamente fallito. Si tratta di una storia di pura fantasia ma che ha sicuramente preso spunto dalla fantasia di qualcuno. Il film vede protagonista Nino Manfredi con la partecipazione del grande Totò. Si tratta di uno di quei film che dipingono Napoli e i napoletani attraverso i classici stereotipi ma che ancdavano molto di moda in quegli anni.
Il tesoro di San Gennaro è però protagonista anche di una parte di un altro film girato sempre negli anni sessanta e dal titolo Il re di Poggioreale. Il film parla della vera storia (anche se nel film è molto romanzata) di un uomo di nome Giuseppe Navarra, detto il re di Poggioreale, interpretato da Ernest Borgnine.
Durante la seconda guerra mondiale il tesoro di San Gennaro fu portato al Vaticano per essere messo al sicuro. Finita la guerra i napoletani lo rivolevano e così ne chiesero la restituzione. Le strade intorno a Roma però pullulavano di banditi e così nessuno voleva sobbarcarsi l’onere del trasporto. Fu dunque grazie all’intervento del re di Poggioreale che si riuscì a riportare in patria il famoso tesoro.
Visite guidate
Duomo, cappella e tesoro di san Gennaro sono luoghi che vanno visitati con una guida, con qualcuno che possa raccontarvi la storia e i segreti di ogni angolo. Qualcuno che vi presenti S. Gennaro e le sue parenti, che vi spieghi il miracolo e la storia del tesoro. Solo così potrete capire davvero quella che altrimenti potrebbe sembrare mera superstizione.
Per informazioni e prenotazioni clicca qui.