Vale la pena vedere la Villa dei Misteri?
Una delle domande che i turisti mi fanno spesso è: vale la pena andare a vedere la Villa dei Misteri? La risposta ovviamente è sì.
La villa dei Misteri di Pompei è un luogo più unico che raro. Scoperta agli inizi del ‘900 dall’archeologo Amedeo Maiuri, fu una villa da ozio poi trasformata in “fattoria”, cioè in villa rustica, dopo il terremoto del 62 d.C.
Le ville rustiche caratterizzavano le campagne attorno Pompei, e non solo, ed erano strutturate in questo modo: una parte abitativa, con camere da letto, sale da pranzo, atrio e quanto necessario per vivere e una parte produttiva, nella quale si trovavano le attrezzature per produrre olio, vino e tanto altro.
La villa dei Misteri di Pompei si trova all’esterno della cinta urbana ovviamente, uscendo da porta Ercolano, lungo la strada che conduceva a Ercolano. Per raggiungerla bisogna attraversare il cimitero edificato lungo questa strada e passare davanti ai resti di alcune ville extraurbane.
Camminando tra piante di rosmarino selvatico ci si trova all’improvviso di fronte a questa struttura realizzata su un terrazzamento artificiale ancora visibile e si accede ad essa da un’entrata laterale.
L’ingresso della casa si trova di fronte alla strada moderna e conduce all’atrio dell’abitazione, che ancora oggi conserva i calchi di due delle vittime dell’eruzione e il calco di una delle porte interne. Sempre nell’atrio è possibile osservare, lungo la parete sinistra, un piccolo graffito che sembra essere una caricatura.
Approfondimento sui calchi di Pompei
Perchè si chiama Villa dei Misteri?
Quello che però caratterizza e dà il nome alla Villa dei Misteri di Pompei è un affresco che si trova nella seconda stanza a destra (entrando dall’ingresso principale). La stanza sembra essere un triclinio che però è decorato in maniera molto particolare. Nè a Pompei, né altrove è stato rinvenuto un affresco di questo tipo.
Alto circa due metri e lungo venti, il cosiddetto affresco dei Misteri ha attirato l’attenzione di molti studiosi. In un primo momento la rappresentazione è stata identificata come una sequenza di scene relative a un’iniziazione ai misteri dionisiaci. Non tutti però sembrano convinti di questa interpretazione. Primo fra tutti Paul Vayne.
Paul Vayne ha confrontato l’affresco di Villa dei Misteri con un altro affresco più piccolo, noto col nome di Nozze Aldobrandine, ed è giunto alla conclusione che l’affresco di Pompei rappresenterebbe le fasi preparatorie di una cerimonia di nozze, viste da una prospettiva esclusivamente femminile. I personaggi, infatti, sono tutti di sesso femminile, fatta eccezione per un satiro, per Dioniso e per un bambino.
Ogni singola scena è interpretabile come un momento preciso del rituale di preparazione alle nozze e alla prima notte, momento di passaggio significativo per le donne greche e romane. La prima notte segnava per le donne il passaggio dall’infanzia all’età matura ed era quindi importantissima. Non tutte però la vivevano serenamente, come dimostra la scena della ragazza piangente, che ritroviamo anche nelle Nozze Aldobrandine.
Maggiori informazioni sugli scavi di Pompei
Come raggiungere la villa?
Non bisogna uscire dagli scavi, come già detto, ma semplicemente avventurarsi fuori dalla cinta muraria. Arriverete in una zona piena di piante dalla quale la villa non è visibile solo perché si trova ad un livello più basso ma non vi scoraggiate. Andate avanti e comparirà improvvisamente sotto i vostri occhi.
La villa dei misteri di Pompei è visitabile durante i normali orari di apertura del sito archeologico. Per visite guidate private e di gruppo clicca qui.