Le donne di Napoli. Storie e luoghi
Le donne di Napoli potrebbe essere il tema di un tour alla scoperta della città. Il centro storico di Napoli nasconde tanti luoghi spettacolari ma soprattutto tante storie e segreti che aspettano solo di essere scoperti. Molte di queste storie e di questi segreti riguardano le donne che hanno fatto grande questa città.
la storia di Napoli nasce con una donna, Partenope. Ma chi era veramente? Una donna? Una sirena? Sicuramente è diventata un simbolo e ancora oggi si discute sulla collocazione del suo luogo di culto.
Poi abbiamo le regine. Giovanna I e Giovanna II, tra le prime donne a governare un regno eppure tanto maltrattate. Considerate due donnicciole in balia dei loro uomini, hanno avuto una vita travagliata. Le loro storie sono legate a molti luoghi della città come Castel Capuano e Castel Nuovo (il Maschio angioino). Giovanna I divenne anche protagonista di uno dei racconti sui delitti celebri di Alexandre Dumas padre.
Le rivoluzionarie
Tra le altre donne di cui parlare durante una passeggiata al centro storico c’è sicuramente la moglie di Masaniello, il famoso ribelle che fu re di Napoli per ben dieci giorni. La donna, dopo essere stata regina del popolo finì a fare la prostituta.
Poi ci sono le eroine della rivoluzione del 1799 come Eleonora Pimentel Fonseca, direttrice del Monitore Napoletano, e Luisa Sanfelice. Entrambe Uccise a piazza Mercato, la piazza delle esecuzioni per eccellenza. Due donne così diverse eppure entrambe con una vita così avventurosa e infelice allo stesso tempo.
Luisa Sanfelice e la Repubblica Napoletana
Non possiamo poi neanche dimenticare le donne che presero parte alle 4 giornate di Napoli. La più famosa è sicuramente Maddalena Cerasuolo, alla quale fu dedicato anche un ponte, quello della Sanità.
Una donna forte e volitiva che aveva solo 23 anni quando decise di combattere contro i tedeschi e dare man forte ai ribelli napoletani.
I fantasmi
Napoli è una città nota per la superstizione e le credenze. Non possono dunque mancare storie di fantasmi. E guarda caso questi fantasmi sono sempre donne arrabbiatissime. Ce ne sono tanti in giro per Napoli. Una ha perso il suo amato ed è impazzita, un’altra sta su un ponte con una testa in mano, un’altra ancora infesta un palazzo.
Voglio raccontarvi la storia di una giusto per darvi un assaggio.
Palazzo Sansevero, di proprietà della stessa famiglia che possiede la famosissima Cappella Sansevero, ospita da secoli un fantasma. Si tratta della giovane Maria, moglie di Carlo Gesualdo, un madrigalista.
La donna, che aveva già sepolto due mariti quando sposò Carlo, era considerata una specie di mantide religiosa. Molto focosa ebbe qualche problema con il giovane cugino Carlo, il quale era molto, troppo freddo per i suoi gusti.
La donna un giorno conobbe Fabrizio Carafa, uno degli uomini più belli di Napoli, è successe il fattaccio. I due divennero amanti e per diverso tempo riuscirono a incontrarsi grazie all’aiuto di un amico comune. Un giorno Carlo scoprì della tresca e assoldò dei sicari per far assassinare i due amanti.
I sicari uccisero i due proprio a Palazzo Sansevero, dove abitavano Maria e Carlo, e dove avvenivano gli incontri clandestini. I corpi dei due furono lasciati per ben tre giorni nel cortile del palazzo. Fu così che il fantasma della donna rimase condannato a vagare per il palazzo.
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