Dove si trova Napoli Sotterranea?
Questa è una di quelle domande alle quali una guida di Napoli si trova a dover rispondere più spesso. Tutto dipende da cosa intende il turista. La “Napoli Sotterranea” che tutti oggi vogliono visitare si trova praticamente sotto piazza S. Gaetano, là dove un tempo sorgeva il foro romano della città di Neapolis. L’ingresso è situato a lato della chiesa di S. Paolo Maggiore, sulla sinistra, da lì potrete scendere nelle viscere della terra per visitare una vecchia cava di tufo, utilizzata già ai tempi dei greci; una cisterna e un tratto dei sotterranei del teatro di Neapolis. Questo è il sito cui molti si riferiscono quando chiedono di poter vedere Napoli Sotterranea. Molti però non sanno che di siti sotterranei ce ne sono tantissimi.
Tunnel Borbonico
Tanto per cominciare c’è il tunnel Borbonico il cui ingresso si trova proprio dietro piazza del plebiscito. In questo caso il tour che potete effettuare si articola lungo un tunnel realizzato in epoca borbonica (che ha tagliato cisterne e percorsi molto più antichi) per consentire ai sovrani di Napoli di mettersi al sicuro in casoo di pericolo durante i moti. Il percorso, abbandonato inseguito all’Unità d’Italia, fu trasformato durante la seconda guerra mondiale in un rifugio antiaereo.
Napoli, fin dal 1 novembre del 1940 è stata bomberdata sia dagli alleati che dai nemici. Molte persone inizialmente scendevano nei rifugi solo quando sentivano le sirene suonare, poi, con l’intensificarsi dei bombardamenti molti cominciarono a vivere stabilmente in luoghi come il tunnel Borbonico dove sono ancora visibili tracce di quel periodo buio. C’è anche unascritta su un muro lasciata da uno dei più famosi rifugiati, vale a dire l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Napoli Sotterrata
Proprio di fronte a Napoli Sotterranea c’è il complesso monastico di San Lorenzo Maggiore all’interno del quale si trova l’ingresso a Napoli Sotterrata. Un altro percorso sottenrraneo alla scoperta questa volta di un antichissimo sito greco romano. Vi ritroverete, infatti, a passeggiare lungo una strada romana con tanto di negozia ai lati. Sarete nel pieno del macellum romano, il mercato al coperto, che si trovava a lato della piazza del foro e che col passare del tempo, a causa di alluvioni si è venuto a trovare sotto il livello della strada moderna.
Le Catacombe di Napoli
A Napoli ci sono anche due percorsi legati a due catacombe molto diverse tra loro. Le catacombe di S. Gennaro, il cui ingresso è nei pressi della chiesa del S. Spirito a Capodimonte, è divenuta famosa in tutto il mondo per aver custodito le spoglie del santo dei napoletani, S. Gennaro. Non si tratta delle solite catacombe anguste e buie ma di catacombe molto più ampie e ricche di reperti. Poi ci sono le catacombe di S. Gaudioso, il cui ingresso è all’interno della chiesa di S. Maria della Sanità. Si tratta di un mix di catacombe cristiane e catacombe del ‘600.
Nel seicento, infatti, a Napoli alcuni aristocratici presero a farsi seppellire in un’area accanto alle antiche catacombe. La particolarità delle catacombe seicentesche sta negli scolatoioi, i sedili usati per far scolare i corpi, per far perdere liquidi ai corpi prima della sepoltura. Dopo la scolatura i corpi venivano sepolti all’interno di loculi scavati nel muro di un corridoio mentre il teschio veniva incastrato nel muro stesso. Sotto il teschio un pittore provvedereva a riprodurre il resto dello scheletro caratterizzando ogni defunto in base al mestiere svolto in vita. C’è ad esempio lo scheletro di un magistrato che indossa una toga. Qui Totò avrebbe preso spunto per la realizzazione della sua poesia più famosa, La livella.
Tombe greche e acquedotto romano
Sempre nel rione Sanità trovate l’accesso ad altri due siti sotterranei, vale a dire le tombre greche e l’acquedotto romano. Le tombe greche sono degli ipogei di epoca ellenistica, un tempo caratterizzati da una camera sotterranea in cui avveniva la vera e propria sepoltura e un ambiente superiore nel quale svolgere i rituali in onore dei defunti. Con le alluvioni che hanno caratterizzato la zona della sanità in epoca medievale anche la camera superiore è finita sottoterra e così ora per vedere le tombe dovete calarvi giù. Sempre sotto il manto stradale è stato rinvenuto un tratto dell’acquedotto romano più lungo mai ritrovato, l’acquedotto del Serino. Si tratta di un acquedotto che in totale copre ben 156 km e che attraversava la Campania andando dall’altopiano del Serino fino a Capo Miseno.
Tutti i siti di Napoli Sotterranea sono inclusi in percorsi guidati che attraversano diversi quartieri della città di Napoli. Per maggiori informazioni su visite guidate di gruppo e private clicca qui.